Per la rubrica LE RICETTE DI GIALLOLITARGIRIO: LA SCIENZA DEI PIGMENTI parleremo del nero di mummia, sì non è un errore di battitura, si tratta infatti di un nero terragno molto simile alla terra d’ombra ma con fonte diversa! Infatti veniva ricavato dalla triturazione e dalla riduzione in polvere di mummie egiziane.
Questo pigmento quanto meno particolare si è diffuso in tutta Europa nel XVII/XVIII secolo.
La polvere di queste mummie era così preziosa da obbligare gli artisti (come Tintoretto) che ne volevano fare uso di impegnare i loro beni più preziosi pur di utilizzarla. Questo era infatti più costoso perfino dell’oro e del lapislazzuli.
Esempio di utilizzo: la libertà che guida il popolo, Delacroix; preraffaeliti.
Fonti
Stile arte
I pigmenti nell’arte, N. Bevilacqua,
La chimica nel restauro, Matteini Moles
Immagini
“Egyptian Mummy” by Lunchbox Photography is licensed under CC BY 2.0