Per IL LUNEDÌ CI RIMANGO DI SASSO parleremo del lapis lazuli.
Il Lapis Lazuli ha formula (Na,Ca)8[(SO4/S/Cl)2/(AlSiO4)6] + Fe2+ ed è una roccia che affascina da sempre, grazie al suo aspetto così particolare, di un blu intenso e profondo, venato d’oro. Il colore è dato principalmente dal minerale Lazurite, un silicato complesso Na e Ca, la cui cromia è generata molto probabilmente da ioni polisolfuro. Lo zolfo, presente in diversi stati di ossidazione, è posizionato all’interno di “tunnel” costituiti dalle catene silicatiche ed è proprio questa sua particolare interazione che genera quel blu così intenso. Le venature hanno invece soltanto l’apparenza dell’oro, poichè si tratta in realtà di pirite (FeS2), che per quanto di poco valore contribuisce a dare a questa roccia il suo aspetto così unico e prezioso. Le condizioni necessarie per la sua genesi sono ancora incerte: probabilmente si origina per metamorfismo di contatto di masse carbonatiche in condizioni molto particolari, tali da giustificare una presenza così massiccia di zolfo. Questo spiegherebbe anche la sua rarità, con pochissimi giacimenti nel mondo: si ritiene che quasi la totalità dei lapislazuli utilizzati in Europa fino all’età moderna proveniva da un unico giacimento nelle cave di Badakshan, nell’attuale Afghanistan.
Fonti:
Marmora romana
Delle pietre antiche
Marmi antichi