Per IL LUNEDÌ CI RIMANGO DI SASSO parleremo della breccia corallina.
questa pietra di grande pregio e bellezza era proveniente dalla Sagarya e prende il nome di breccia corallina dal corallo per il cemento di un rosso vivace.
La Breccia corallina è una breccia di versante, dunque una roccia sedimentaria clastica. Si tratta infatti di una breccia calcarea con ematite quindi con cemento rosso corallo e con clasti di colore avorio (di micrite), proveniente da cave nella Bitinia.
È stato esposto a Roma a partire dalla fine dell’età Augustea ed è stato utilizzato in colonne e rivestimenti.
La denominazione di Marmor sagarium o sangarium (dal fiume Sagario) si riferisce invece alla località di provenienza.
si ritiene che la Breccia nuvolata sia in realtà una varietà della Breccia corallina.
Si ritiene che la breccia corallina si cavasse a Vezirkem in Bitinia.
Paolo Silenziario lo descrive come:
“commisto
di bel rossore schiudersi e aggirarsi
vedi un pallido fiore”.
Fonti:
Isprambiente
Marmora romana
Manuale dei marmi romani antichi
Immagine:
File:Castel del Monte BW 2016-10-14 12-29-53.jpg “Berthold Werner”