Per IL LUNEDÌ CI RIMANGO DI SASSO parleremo dell’africanone.
L’africanone o cipollino rosso deriva dal metamorfosi di carbonati non puri, contenente anche silice e allumina. Ha una struttura scistosa con grana molto fine con cristalli isorientati alternati da strati di quarzo il colore è dovuto alla presenza dell’ematite.
Questa pietra ornamentale è caratterizzata da un fondo rosso scuro con macchie o bande ondate chiare. Il nome deriva della naturale scistosità della roccia che si può ricondurre alle fattezze di una cipolla.
I primi utilizzi sono accertati intorno al III sec dC ma l’estrazione di questa pietra continua ancora ai giorni nostri ed era il prediletto a Costantinopoli ricordiamo infatti il famoso palazzo Cariano.
Il litotipo è estratto nelle cave lungo il villaggio di Kiyikislacik (l’antica città di Iasos). Quest’area apparteneva anticamente alla regione della Caria.
Paolo Silenziario lo descrive come:
“Produce la profonda valle
Del monte d’Iaso che sentieri obliqui
Svela di bianco livido e di sangue”
Fonti
Marmora romana
Marmi antichi
Manuale dei marmi romani antichi
Immagine
Zona Dantesca e Tomba di Dante “ladybarthory 1974”