per LE RICETTE DI GIALLOLITARGIRIO: LA SCIENZE DEI PIGMENTI parleremo del blu ceruleo.
Il termine ceruleo venne utilizzato per la prima volta nel 1500 per descrivere questa tonalità particolare.
Si tratta di uno stannato di cobalto II con formula chimica CoO * nSnO2 + CoSn (OH)6, è quindi composto da ossido di Sn + stannato di Co e ossido di Co.
L’invenzione di questo particolare pigmento può essere ricondotta al 1805 e fu da subito utilizzato per i cieli.
Viene ricavata dalla precipitazione di cloruro di cobalto con stannato di potassio e successiva miscelazione con silice e solfato di calcio.
Questo pigmento risulta molto stabile sia chimicamente, quindi non si altera con acidi e alcali, sia alla luce.
Esempio di utilizzo: Berthe Morisot, A Summer’s Day, ca 1879; Monet, The Gare Saint-Lazare; Manet, Corner of a Café-Concert.
identificazione: FTIR, Raman, XRF.
Fonti
Sebinocolori
Colourlex
I pigmenti nell’arte, N. Bevilacqua,
La chimica nel restauro, Matteini Moles
Immagini
File:Edouard Manet 006.jpg (wiki commons)