Per la rubrica IL LUNEDÌ CI RIMANGO DI SASSO in collaborazione con @geologyistheway parleremo della Breccia Verde d’Egitto.
La BRECCIA VERDE D’EGITTO detta anche Hecatontalithos o Marmo Araceli, è una pietra ornamentale utilizzata in antichità da egizi e romani, ma il suo riutilizzo è datato addirittura fino al XVII secolo.
Si presenta composta da diversi clasti arrotondati, spesso di colore verde, ma anche giallo, bianco e rosso. In origine questa roccia doveva essere un conglomerato di ciottoli di diverse dimensioni ed origini, sia di natura ignea, come il porfido rosso e graniti, sia sedimentaria, come selci e siltiti. Corsi ne descrive la varietà più bella come quella da molti frammenti di porfidi, graniti, basalti e quarzi inviluppati in un feldspato compatto. Una fase successiva di basso metamorfismo deve aver cementato i vari ciottoli e aver colorato la pietra di verde a causa della presenza di minerali di alterazione come epidoti e clorite.
I suoi primi utilizzi si osservano nell’antico Egitto, nell’epoca predinastica, proprio a causa della prossimità dei giacimenti: questa pietra, infatti, veniva estratta nelle sue numerose varietà nel “Uadi Hammamat”, la lunga e antichissima via carovaniera che collegava il Mar Rosso con la valle del Nilo, poco più a sud del celebre Mons Porphyrites di cui abbiamo così tante volte parlato. In seguito i suoi utilizzi sono riconducibili prevalentemente a colonne e sostegni e solo raramente in vasi e tazze.
Costantino Rodio le definisce come “estranio prato tutto fiori, mostra specie infinite di germogli. E quando tu le miri diresti che la pompa di tutte le piante alberghi”.
Esempi di utilizzo: colonne nel Museo Archeologico di Costantinopoli; portale in stile gotico portato da San Giovanni d’Acri al Cairo; colonna a San Vitale a Ravenna; Sarcofago di Alessandro (Nectanebo I) nel British Museum.
Fonti:
Marmora romana
Marmi antichi
Isprambiente
Immagine
File:Seated captive, 1st–2nd century AD, Green Breccia marble from Wadi Hammamat (Egypt), Louvre Museum (23584625756).jpg (wiki commons)