Per IL LUNEDÌ CI RIMANGO DI SASSO parleremo del cipollino mandorlato.
Il cipollino mandorlato è geologicamente un calcare nodulare fossilifero con granuli micritici o sparitici. Ha subito metamorfismo di basso grado. Il colore rosso è dovuto dalla dispersione di ematite mentre il verde è dato dalla presenza di clorite.
Questa pietra ornamentale è caratterizzata da macchie di colore variabile che be definiscono le principali varietà come l’Isabella, il verde e la varietà rossa. Queste macchie hanno la forma tipica che attribuiscono il nome al litotipo. Sono presenti diverse venature con colori rossi, bruni e verdi. Il nome cipollino invece deriva dalla scistosità della roccia.
Venne introdotto a Roma dal III sec dC e la coltivazione non si è fermata, infatti va avanti ancora oggi.
L’estrazione avviene ed avveniva a Campan e Pont de la Taule, nella regione dei Pirenei centrali (Francia).
Esempio di utilizzo: chiesa del Gesù Roma.
Fonti
Marmora romana
Marmi antichi
Manuale dei marmi romani antichi
Immagine
File:Tigre-in-cipollino-mandolato.jpg wiki commons