Per IL LUNEDÌ CI RIMANGO DI SASSO parleremo del granito della colonna.
Il Granito della Colonna è una roccia decorativa, celebre soprattutto per l’esemplare che costituisce la cosiddetta colonna della flagellazione, reliquia della flagellazione di Cristo conservata nella cappella di San Zenone in S. Prassede. Si presenta in forma di un fondo grigio-biancastro, su cui spiccano grandi cristalli neri oblunghi di orneblenda. La presenza di questi grandi cristalli lo rende molto simile al marmo Bianco e nero Antico, ben più diffuso e comune. La nomenclatura “granito” è ingannevole: si tratta infatti di una diorite o gabbrp pegmatoide, estratto in antichità dalle cave egiziane di Gebel Dokhan, a pochi chilometri dal mar Rosso e dal Mons Porphyrites (luogo di origine del celebre Porfido Rosso).
BONUS:
Per quanto riguarda la colonna della flagellazione, la sua autenticità è stata spesso messa in dubbio: l’opinione recente la indvidua piuttosto come colonnina del tribunale di Pilato. Il dubbio scaturisce soprattutto a causa delle sue piccole dimensioni, come osservato in maniera irriverente nel sonetto di G. G. Belli:
“Io so ch’ a la colonna accost’ar muro,
Me sce so’ mmisurato stammatina
E ar meno er culiseo stava ar sicuro”
Fonti
Marmora romana
Marmi antichi