Per IL LUNEDÌ CI RIMANGO DI SASSO parleremo del marmo Proconnesio.
Il marmo proconnesio (marmor proconnesium in latino) è una delle varietà di marmo bianco più utilizzate nell’Impero Romano infatti è persino uno dei primi marmi segati a lastre. Ne esistono due varietà, una statuaria utilizzato soprattutto a Costantinopoli ed uno con le sfumature a bande più marcate utilizzate per lo più per rivestimenti.
La cava di questo marmo era nell’isola di Proconnesos, una delle isole del Mar di Marmara, piccolo mare che collega l’Egeo e il Mar Nero.
Questa interessante varietà presenta un colore bianco, con bande sfumate di colore cerulee, può avere una struttura uniforme o con venature grigio-bluastre ed ha cristalli grandi.
Le prime esportazioni risalgono perfino al I sec. dC. Nel IV secolo fu uno dei marmi meno costosi nell’elenco dell’Editto dei prezzi di Diocleziano.
Per via dell’odore bituminoso se scalfito o fratturato, gli venne dato il nome di “marmo cipolla”.
Il suo uso riuscì a soppiantare in alcune epoche perfino il celeberrimo marmo lunense.
Fonti
Marmora romana
Trattato delle pietre antiche – Faustino Corsi
Isprambiente
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