per IL LUNEDÌ CI RIMANGO DI SASSO parleremo del PORTORO.
Il portoro (giallo e nero di Porto Venere) è un “marmo” pregiato cavato nella provincia di La Spezia, probabilmente il marmo giallo e nero identificato dal Corsi come marmo di Rhodi in realtà è portoro, un marmo non antico, ma scoperto solo nel 1547.
Il nome deriva dal termine francese porte d’or con il quale veniva chiamato durante la dominazione francese.
Geologicamente parlando è un calcare di epoca liassica con venature gialle tipiche spesso di limonite, si è formato in un ambiente profondo, calmo, pieno di sostanze organiche e poco ossigenato dato anche dalla decomposizione della sostanza organica che generando CO2 rende l’ambiente estremamente riducente.
Il colore nero è dovuto alla sostanza organica.
Il suo aspetto perfetto in ambito decorativo lo rende idoneo per le realizzazioni artistiche come colonne, vasi, rivestimenti parietali e della pavimentazione e piani dei mobili.
Esempio di utilizzo: colonna nella trinità dei pellegrini; pavimenti di diverse chiese come sant’Agostino.
Fonti:
Wikipedia
Marmora romana
Manuale dei marmi romani antichi