Sensibilizzazione con SAGacia25: secondo Simposio dell’Arte che Guarda alla Scienza

Le scienze sono spesso percepite come complesse e distanti dalla vita quotidiana, una visione che amplifica la separazione percepita rispetto ai temi considerati più “umanistici”. Tuttavia, queste discipline sono profondamente interconnesse, soprattutto nel legame tra arte e scienza, evidente nell’innovazione dei materiali, delle tecniche e nei temi trattati. Rivelare questa connessione favorisce una comprensione più profonda dell’arte e una maggiore consapevolezza dell’importanza della scienza nella nostra vita.

Il progetto SAGacia si inserisce nell’ambito della formazione permanente e punta a generare cambiamenti sociali e culturali, stimolando la curiosità scientifica, abbattendo i luoghi comuni e sensibilizzando il pubblico su temi ambientali di grande rilevanza. Questo obiettivo viene raggiunto attraverso opere artistiche che integrano aspetti scientifici e con l’uso di un linguaggio che favorisca il dialogo e la riflessione.

Dopo il successo della prima edizione, nell’aprile 2024, con oltre 80 partecipanti al seminario e un’ottima affluenza alla mostra, SAGacia verrà riproposto nel 2025 in una versione migliorata. Il progetto sarà strutturato come un ciclo di incontri dedicati al costo ambientale dell’estrazione delle risorse strategiche. Ogni seminario affronterà il tema sia dal punto di vista artistico, tramite un’opera rappresentativa, sia da quello scientifico, spiegando i fenomeni chimico-fisici correlati.

L’innovatività del progetto risiede nella combinazione unica di simposio, catalogo e mostra, un formato che collega scienza e arte in modo originale.

L’obiettivo principale di SAGacia è la divulgazione scientifica, realizzata con un linguaggio chiaro e accessibile, ma rigoroso, per sensibilizzare il pubblico su temi cruciali come l’impatto ambientale dell’estrazione delle risorse. Oltre a stimolare l’interesse per le scienze, l’iniziativa evidenzia come l’arte possa offrire nuovi spunti di comprensione e apprendimento su argomenti complessi relativi alle scienze naturali, utilizzando approcci semplici ma non banali.

Le attività di SAGacia coinvolgono un pubblico eterogeneo e promuovono interazioni tra artisti, scienziati e cittadini, stimolando la coesione sociale e una comprensione collettiva dei temi ambientali attuali. Grazie a questo approccio, SAGacia utilizza l’arte come mezzo di divulgazione scientifica e umanistica. Come dimostrato dalla prima edizione, che ha avuto un impatto positivo sul 100% dei partecipanti, l’iniziativa spinge il pubblico a riflettere sulle proprie abitudini e a considerare scelte più consapevoli per l’ambiente.

SAGacia25 sarà corredata da una mostra delle opere degli artisti che interverranno durante le varie giornate nel Museo di Chimica “Primo Levi” sito nel Dipartimento di Chimica di Sapienza Università di Roma.

Questa edizione è finanziata dal Bando di Terza Missione Sapienza

 

Eventi

Sensibilizzazione con SAGacia25: Cura come ambasciatrice contro le piogge acide

11/04/2025 dalle 9:00 alle 11:00 prenota il tuo posto

Cura e Cura II di Alessio Manfredi

Il Simposio approfondirà Cura, un’opera che unisce ricerca scientifica ed espressione artistica. Si parlerà delle sfide delle Hybrid Arts, degli effetti dell’inquinamento e delle piogge acide. Attraverso un’ipotesi di degrado in 100 anni, si analizzeranno le tecniche di studio e restauro, esplorando anche gli aspetti etici e normativi della conservazione.

Info

Sensibilizzazione con SAGacia25: I Geoglifi dell’antropocene

09/05/2025 dalle 14:00 alle 16:30 prenota il tuo posto

Foto documentaristiche di miniere in Sud America di Lorenzo Poli

Un Simposio al crocevia tra Arte, Scienza e Spiritualità, che esplora le pratiche estrattive, la geopolitica, le dissonanze ecologiche e le stratigrafie culturali dei giacimenti minerari del Sud America. Attraverso un dibatto transdisciplinare e partecipativo tra professionisti di diversi campi il simposio propone molteplici chiavi interpretative per decodificare la modernità, dai geoglifi ancestrali delle culture indigene alle teorie delle scienza della complessità.

Info

Mostra “SAGacia25: Arte e Scienza”

Inaugurazione il 16/05/2025 dalle ore 17:00

Come si intrecciano arte e scienza nel raccontare le conseguenze ambientali del progresso?

La Mostra SAGacia25 si propone di rispondere a questa domanda attraverso un percorso espositivo che unisce visione artistica e riflessione scientifica sull’impatto ambientale dell’estrazione delle risorse strategiche. Cinque artisti internazionali interpretano il rapporto tra uomo, scienza ed impatto ambientale dell’estrazione delle materie strategiche, in una tensione tra bellezza e consapevolezza.

La Mostra sarà aperta dal 16 maggio al 30 settembre 2025

Info

Sensibilizzazione con SAGacia25: The tangible realm of REE glazes

23/05/2025 dalle 14:00 alle 17:30 CET prenota il tuo posto | book your seat

Evento bilingua (Italiano, Inglese) | Bilingual event (English, Italian)

Seldom Rare di Charly Blackburn

Il Simposio analizzerà “Seldom Rare” dove l’artista Charly Blackburn studia le proprietà ottiche dei vetri e delle ceramiche smaltate in cui sono presenti terre rare. Si analizzeranno le opere dell’artista, le proprietà di diffrazione della luce, l’inquinamento derivante dalle terre rare e la scienza dietro alla smaltatura.

The Symposium will analyze “Seldom Rare,” where the artist Charly Blackburn studies the optical properties of glass and glazed ceramics containing rare earth elements. The artist’s works will be examined, along with the light diffraction properties, pollution resulting from rare earth elements, and the science behind glazing.

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Sensibilizzazione con SAGacia25: L’importanza del riciclo delle REE

06/06/2025 dalle 14:00 alle 16:30 prenota il tuo posto

Fluttuazione del Progresso Nd di Alessio Manfredi

Il Simposio approfondirà “Fluttuazioni del progresso, Nd” una scultura che unisce passato e presente: l’antica arte della ceramica e la levitazione magnetica. Si parlerà della smaltatura delle ceramiche e dell’importanza del Neodimio, fondamentale per le miniaturizzazione delle tecnologie moderne. Si porrà attenzione sulla necessità di riciclare le terre rare e della dicotomia tra progresso tecnologico e risorse limitate, nonché del rapporto tra uomo e ambiente.

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Sensibilizzazione con SAGacia25: L’impatto dell’estrazione dell’alluminio

18/06/2025 dalle 14:00 alle 16:30 prenota il tuo posto

Pesci e Foglie di Marco Mazzei

Il Simposio approfondirà “Pesci” e “Foglie”. Le due sculture in alluminio fanno riflettere sugli effetti ambientali dell’estrazione della Bauxite, minerale dal quale si ricava l’elemento utilizzato per la realizzazione di queste due opere. Ci si interrogherà riguardo all’importanza del riciclo al fine di adattarsi, proprio come fa la natura. Si parlerà dell’inquinamento diretto e delle conseguenze, come il bioaccumulo, dovute all’estrazione delle risorse.

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Sensibilizzazione con SAGacia25: Economies and [Microbial] Ecosystems

03/10/2025 dalle 15:00 alle 18:00 CET prenota il tuo posto | book your seat

Evento bilingua (Italiano, Inglese) | Bilingual event (English, Italian)

The Birth of Snowflakes di Anna Dumitriu

Il Simposio indagherà gli impatti economici del mondo microbico attraverso le opere dell’artista Anna Dumitriu. Dalla bioprospezione in alta quota alla ricerca di batteri “utili” o lieviti capaci di catturare carbonio e produrre plastica, fino ai biomateriali realizzati con scarti infettivi ospedalieri e di laboratorio, e al rapporto tra agricoltura e fioriture algali, il lavoro di Dumitriu ci scuote e ci invita alla riflessione. A dialogare con lei ci sarà il suo collaboratore, l’artista digitale Alex May.

The Symposium will investigate the economic impacts of the microbial world explored through the works of artist Anna Dumitriu. From high altitude bioprospecting for ‘useful’ bacteria or carbon capturing yeast that can make plastic, to biomaterials made from infectious hospital and lab waste, and the relationship of agriculture and algal blooms Dumitriu’s work shocks us into reflection. She will be joined in conversation by her collaborator, the digital artist Alex May.

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Curatori

Matteo Giaccari
Matteo Giaccari è dottorando presso l’Università Sapienza, specializzato nell’applicazione dell’analisi degli isotopi stabili allo studio dei resti archeologici umani. La sua ricerca si concentra principalmente sulla ricostruzione delle abitudini alimentari e dei modelli di mobilità del passato, al fine di ottenere una comprensione più approfondita delle popolazioni antiche.
Oltre all’attività accademica, è attivamente impegnato nella divulgazione scientifica e in progetti di terza missione, tra cui Chimica404, un’iniziativa volta a colmare il divario tra scienza e società. È inoltre co-creatore di SAGacia, un progetto che promuove il dialogo tra arte e scienza.
Nel suo impegno per la ricerca interdisciplinare, ha curato sia la mostra che il catalogo di Chem-Art, mettendo in luce le intersezioni tra chimica ed espressione artistica.

Matteo Giaccari is a PhD candidate at Sapienza University, specializing in the application of stable isotope analysis to the study of human archaeological remains. His research primarily focuses on reconstructing past dietary habits and mobility patterns to gain deeper insights into ancient populations. In addition to his academic work, he is actively engaged in public outreach and third-mission projects, including Chimica404, which aims to bridge the gap between science and society. He is also a co-creator of SAGacia, an initiative that fosters dialogue between art and science. As part of his commitment to interdisciplinary research, he has curated both the exhibition and the catalogue on Chem-Art, highlighting the intersections between chemistry and artistic expression.

Leonardo Giaccari
Leonardo Giaccari è dottorando presso Sapienza Università di Roma specializzato nella sintesi e caratterizzazione di materiali a base di grafene. La sua ricerca si concentra principalmente sulla funzionalizzazione dell’ossido di grafene e la sua caratterizzazione mediante tecniche spettroscopiche.
In aggiunta all’attività di ricerca, è impegnato da anni in progetti di divulgazione scientifica tra cui “Chimica404”, un’iniziativa nata con lo scopo di avvicinare le persone alla scienza. Inoltre, è co-ideatore del progetto interdisciplinare di terza missione “SAGacia” che ha l’obiettivo di mostrare il filo rosso che collega arte e scienza. Ha curato la mostra ed il catalogo per “Chem-Art” con lo scopo di mostrare il collegamento fra arte e chimica.

Personali: 2024, Chem-art. Museo Primo Levi, Roma. 2018, Metallo. LAS, La Spezia. 2016, Hand Down. Castè OFF, (SP). 2010, Progetti ed opere. Padiglioni Ditransco, Fondazione Souriguè, Lleida.
Collettive: 2024, Arte e mondo. X Biennale di Tashkent, Uzbekistan. 2021, Oscillazioni. Villa La Cartiera, Pontremoli (MS). We must take action, XXV Biennale di Cerveira. 2021, #Otium Intra Moenia, CAMeC. 2020, Fregellae, Museo archeologico A. Maiuri. 2020, In Perpetuum. Museo archeologico di San Caprasio, Aulla. 2017, Metamorfosi. Forte dei Marmi. 2017, #Otium, Comunitas Blaxiae. Mediateca F. Fregoso. 2016, Generazioni. CAMeC. 2016, In memory Joseph Beuys. Galleria il Gabbiano. 2015, Geopoise. PalaExpo (SP). Nuovo CAMeC 2.0 acquisizioni. CAMeC, (SP). 2015, Light Matters, Palazzina delle Arti. Opere pubbliche: 2017, PJ_Quark. Parco Sculture di Portofino. 2013, Gain ground. Parco dell’Arte, Mantova. 2010, The Creation, CAMeC. 2009, Arca, Fondazione Stauros, Isola del Gran Sasso, San Gabriele. 2007, Monumental Staircase of the townhall, Podenzana. Ephemerality, Spinetoli. 2005, In Memoriam L. Umile. Aulla.
ldvgallery.wixsite.com/alessio-manfredi

Anna Dumitriu
Anna Dumitriu è un’artista britannica pluripremiata che lavora con la BioArt, la scultura, l’installazione e i media digitali per esplorare il nostro rapporto con le malattie infettive, la biologia sintetica e la robotica.
Ha esposto le sue opere in istituzioni di prestigio come ZKM, Ars Electronica, BOZAR, il Museo Picasso, Timisoara 2023 Capitale Europea della Cultura, il Nobel Prize Museum, Kunstlerhaus Vienna, MIT Museum, MOCA Taipei, HeK Basel, la 6ª Triennale di Guangzhou e il Museo della Storia della Scienza di Oxford.
Le sue opere fanno parte di importanti collezioni, tra cui ZKM, il Science Museum di Londra e l’Eden Project, e sono state pubblicate in riviste di rilievo come Frieze, Artforum International Magazine, Leonardo Journal, Nature e The Lancet.
Dumitriu ricopre ruoli di artist-in-residence presso Modernising Medical Microbiology dell’Università di Oxford, la National Collection of Type Cultures dell’UKHSA e l’Università di Hertfordshire.
Le sue collaborazioni attuali includono l’Università di Leeds, il Wellcome Sanger, il King’s College di Londra, BSMS e l’Università BOKU di Vienna.

Anna Dumitriu is an award-winning British artist who works with BioArt, sculpture, installation and digital media to explore our relationship to infectious diseases, synthetic biology, and robotics.
Past exhibitions include ZKM, Ars Electronica, BOZAR, The Picasso Museum, Timisoara 2023 European Capital of Culture, The Nobel Prize Museum, Kunstlerhaus Vienna, MIT Museum, MOCA Taipei, HeK Basel, MOCA Taipei, the 6th Guangzhou Triennial, and the History of Science Museum Oxford.
Her work is held in major collections, including ZKM, Science Museum London and Eden Project, and has featured in significant publications including Frieze, Artforum International Magazine, Leonardo Journal, Nature, and The Lancet.
Dumitriu holds artist-in-residence roles with Modernising Medical Microbiology at the University of Oxford, the National Collection of Type Cultures at the UKHSA, and the University of Hertfordshire.
Current collaborations also include The University of Leeds, the Wellcome Sanger, Kings College London, BSMS and BOKU University in Vienna.

https://annadumitriu.co.uk/

Lorenzo Poli
Nato a Roma nel 1976, ha intrapreso un percorso che unisce architettura e fotografia. un Ingegnere-Architetto (precedentemente in Foster+Partners & Apple) che dal 2021 si dedica alle Arti Visive per esplorare temi di coscienza ambientale, geopolitica e Antropocene. Negli ultimi 18 mesi, ha intrapreso un’indagine fotografica attraverso i territori minerari del Sud America, esplorando oltre 35 siti in Bolivia, Cile, Perù e Argentina. I risultati sono stati curati in “Geoglyphs of the Anthropocene”, un progetto multimediale immersivo che comprende oltre 100 fotografie, video e paesaggi sonori. Il lavoro ha ricevuto riconoscimenti internazionali, inclusi IPA 2024, PX3 State of the World Award, selezionato dagli editori di LensCulture per New Vision 20205, candidato ai Sony World Photography Awards 2025 e ha appena ricevuto un Global Merit da UNESCO/One Water 2025. Sarà in Europa a breve per una serie di lectures in Università centro Europee e Inglesi.

Born in Rome in 1976, he has pursued a path that merges architecture and photography. An Engineer-Architect (formerly at Foster+Partners & Apple), since 2021, he has dedicated himself to Visual Arts to explore themes of environmental consciousness, geopolitics, and the Anthropocene.
Over the past 18 months, he has conducted a photographic investigation across the mining territories of South America, exploring more than 35 sites in Bolivia, Chile, Peru, and Argentina. The results have been curated into “Geoglyphs of the Anthropocene”, an immersive multimedia project comprising over 100 photographs, videos, and soundscapes.
His work has received international recognition, including the IPA 2024, PX3 State of the World Award, selection by LensCulture editors for New Vision 2025, nomination for the Sony World Photography Awards 2025, and most recently, a Global Merit from UNESCO/One Water 2025.
He will soon be in Europe for a series of lectures at Central European and UK universities.

https://www.lorenzopoli.photography/

Marco Mazzei

Marco Mazzei è artista e ambasciatore della cultura di Pescara. La sua ricerca spazia tra musica, design e scultura.
È noto per le sue opere in metallo, solitamente in alluminio, lavorate con l’antica tecnica dello sbalzo e cesello, reinterpretata in chiave contemporanea. Ha collaborato con istituzioni, tra cui l’Aeronautica Militare Italiana, ambasciate e ha realizzato bandiere artistiche per il G7. I suoi progetti includono sculture pubbliche e installazioni globali, come i grandi pesci in alluminio geolocalizzati, e collaborazioni con brand tra cui Borsalino e Philips italia e istituti culturali italiani all’estero. Attualmente è impegnato nel progetto Folia, in collaborazione con il Parco Nazionale della Maiella. L’artista realizza grandi Foglie in metallo nei 39 paesi del parco. FOLIA punta ad essere uno dei più grandi progetti di arte diffusa in italia. Per ciò che riguarda la musica nel 2024 esce il vinile del duo Jules Archive, di cui è parte, con la collaborazione di musicisti di fama internazionale.

Marco Mazzei is an artist and cultural ambassador of Pescara. His artistic research spans music, design, and sculpture.
He is renowned for his metal artworks, primarily in aluminum, crafted using the ancient technique of embossing and chasing, which he reinterprets in a contemporary key. He collaborated with institutions, including the Italian Air Force, embassies, and created artistic flags for the G7. His projects include public sculptures and global installations, such as large geolocated aluminum fish, as well as partnerships with renowned brands, including Borsalino and Philips Italia and Italian cultural institutes abroad. Currently, he is engaged in the Folia project in collaboration with the Maiella National Park. The artist is creating large metal leaves across the 39 municipalities of the park, aiming for FOLIA to become one of the largest distributed art projects in Italy. In the field of music, 2024 marks the release of the vinyl record by the duo Jules Archive, of which he is a member, featuring collaborations with internationally acclaimed musicians.

Charly Blackburn

Charly Blackburn è un’artista ceramista originaria delle Fens. Ha studiato Performance Design presso la Central Saint Martins e successivamente ha ottenuto una borsa di studio per conseguire un master in Ceramics & Glass presso il Royal College of Art. Ha esposto le sue opere presso la Messums Gallery e l’Art Institute of Chicago, oltre ad aver curato due mostre d’arte geologica: Seismic Mother e Bog Bodies. Blackburn individua una disconnessione tra le risorse fondamentali su cui si basa la tecnologia moderna e la nostra intelligenza materiale collettiva. L’iperspecializzazione nella scienza dei materiali ci ha allontanati dalla comprensione della composizione della materia. Attraverso le sue opere in ceramica, mira a colmare questo divario, evidenziando i minerali impiegati nei suoi lavori ed esplorando le loro applicazioni industriali, nonché le loro implicazioni ambientali e geopolitiche più ampie. Nel suo progetto finanziato Developing Rare Earth Elements in Ceramic Glazing, Blackburn intende celebrare gli elementi delle terre rare, analizzandone criticamente il predominio nella società contemporanea. È affascinata dalle loro proprietà luminescenti e reattive alla luce, che esplora attraverso un’ampia sperimentazione sulle vernici ceramiche.

Charly Blackburn is a ceramic artist from The Fens. She studied Performance Design at Central Saint Martins and later received a scholarship to pursue a Ceramics & Glass master’s at the Royal College of Art. She has exhibited at Messums Gallery, the Art Institute of Chicago, and has curated two geological art exhibitions: Seismic Mother and Bog Bodies. Blackburn sees a disconnect between the resource superpowers modern technology depends on and our collective material intelligence. Hyper-specialisation in materials science has distanced us from understanding the makeup of “stuff.” Through her ceramic artworks, she aims to bridge this gap, highlighting the minerals used in her work and exploring their industrial applications and broader environmental and geopolitical implications. In her funded project Developing Rare Earth Elements in Ceramic Glazing, Blackburn seeks to celebrate the rare earth elements while critically examining their dominance in modern society. She is fascinated by their magical luminescent and light-reactive properties, which she explores through extensive glaze experimentation.

https://www.charlyblackburn.com/

Endorsements

Leonardo Giaccari is a Ph.D. student at Sapienza University of Rome, specializing in the synthesis and characterization of graphene-based materials. His research primarily focuses on the functionalization of graphene oxide and its characterization through spectroscopic techniques. In addition to his research activities, he has been actively engaged in scientific outreach projects, including “Chimica404”, an initiative aimed at bringing science closer to the general public. Furthermore, he is the co-creator of the interdisciplinary Third Mission project “SAGacia”, which seeks to highlight the intrinsic connection between art and science. He curated both the exhibition and the catalog for “Chem-Art”, with the objective of illustrating the relationship between chemistry and art.

Greta Peruzzi
Greta Peruzzi è attualmente dottoranda in Scienze della Terra presso la Sapienza Università di Roma. Laureata in Scienze e Tecnologie per la Conservazione dei Beni Culturali, la sua ricerca si concentra sullo sviluppo di metodologie spettroscopiche non invasive per la caratterizzazione di matrici complesse nei Beni Culturali. Recentemente, ha ampliato i suoi interessi allo studio di nanosistemi plasmonici integrati in matrici polimeriche per il rilevamento di composti organici volatili e non volatili nell’ambito della conservazione preventiva e il monitoraggio del Patrimonio artistico.

Greta Peruzzi is currently a PhD candidate in Earth Sciences at Sapienza University of Rome. She holds a degree in Science and Technology for the Conservation of Cultural Heritage. Her research focuses on the development of non-invasive spectroscopic methodologies for the characterization of complex matrices in Cultural Heritage. Recently, she has expanded her interests to the study of plasmonic nanosystems integrated into polymeric matrices for the detection of volatile and non-volatile organic compounds in the field of preventive conservation and the monitoring of artistic heritage.

Matteo Daino

Matteo Daino è attualmente dottorando in Scienze Chimiche presso la Sapienza Università di Roma. Svolge la sua attività di ricerca, nell’ambito della sintesi, caratterizzazione e modellizzazione computazionale dell’ossido di grafene funzionalizzato con gruppi azotati. In precedenza, durante il tirocinio triennale, si è occupato dello studio teorico dello stato fondamentale della molecola biatomica C2. Successivamente, nel tirocinio magistrale, ha modellizzato il meccanismo di amminazione diretta di C(sp2) con derivati dell’idrossilammina usando tecniche computazionali. 

Matteo Daino is currently a PhD student in Chemical Sciences at the Sapienza University of Rome. His research focuses on the synthesis, characterization, and computational modeling of graphene oxide functionalized with nitrogen groups. Previously, during his three-year internship, he studied the theoretical ground state of the diatomic molecule C2. Later, during his master’s internship, he modeled the direct amination mechanism of C(sp2) with hydroxylamine derivatives using computational techniques.

Francesca D’ambrosio
Francesca D’Ambrosio è attualmente dottoranda in Scienze Chimiche presso la Sapienza Università di Roma. La sua ricerca si concentra sull’applicazione di metodi computazionali per lo studio dei carbon nanodots con core amorfo, con l’obiettivo di determinare le proprietà strutturali e ottiche. In precedenza, durante il tirocinio triennale, si è occupata dell’assemblaggio allo stato solido di tetrapeptoidi ciclici contenenti residui prolinici. Successivamente, nel tirocinio magistrale, ha analizzato la struttura di elettroliti solidi amorfi per la nuova generazione di batterie a stato solido, utilizzando tecniche computazionali.

Francesca D’Ambrosio is currently a PhD student in Chemistry at Sapienza University of Rome. Her research focuses on applying computational methods to study carbon nanodots with an amorphous carbogenic core, with the aim of determining their structural and optical properties. Previously, during her undergraduate internship, she worked on the solid-state assembly of cyclic tetrapeptoids containing proline residues. Later, during her master’s internship, she analyzed the structure of amorphous solid electrolytes for next-generation solid-state batteries, employing computational techniques.

Artisti

Alessio Manfredi
Manfredi sviluppa la sua ricerca artistica fin dall’adolescenza, esplorando l’osservazione di persone e luoghi, il valore dell’imitazione e il dialogo tra astrazione e concetto. Parallelamente, ha sempre dedicato grande attenzione all’aspetto tecnico e allo studio dei materiali, con un particolare interesse per la chimica e le sue applicazioni in ambito artistico. Fusioni sperimentali, cristallogenesi e le reazioni esotermiche costituiscono il fulcro della sua pratica, collocandolo tra i pionieri di un settore emergente e innovativo. Attraverso la conoscenza dei materiali e sperimentazione, Manfredi dà vita a un nuovo linguaggio artistico, da lui definito Chem-Art, che unisce scienza e creatività, contribuendo alla definizione di una nuova frontiera delle hybrid arts.

Manfredi has been developing his artistic research since adolescence, exploring the observation of people and places, the value of imitation, and the dialogue between abstraction and concept. At the same time, he has always placed great emphasis on technical aspects and material studies, with a particular interest in chemistry and its applications in art. Experimental casting processes, crystallogenesis, and exothermic reactions form the core of his practice, positioning him among the pioneers of an emerging and innovative field. Through material knowledge and experimentation, Manfredi gives life to a new artistic language, which he defines as Chem-Art—a fusion of science and creativity that contributes to shaping a new frontier in the realm of hybrid arts.

Personali: 2024, Chem-art. Museo Primo Levi, Roma. 2018, Metallo. LAS, La Spezia. 2016, Hand Down. Castè OFF, (SP). 2010, Progetti ed opere. Padiglioni Ditransco, Fondazione Souriguè, Lleida.
Collettive: 2024, Arte e mondo. X Biennale di Tashkent, Uzbekistan. 2021, Oscillazioni. Villa La Cartiera, Pontremoli (MS). We must take action, XXV Biennale di Cerveira. 2021, #Otium Intra Moenia, CAMeC. 2020, Fregellae, Museo archeologico A. Maiuri. 2020, In Perpetuum. Museo archeologico di San Caprasio, Aulla. 2017, Metamorfosi. Forte dei Marmi. 2017, #Otium, Comunitas Blaxiae. Mediateca F. Fregoso. 2016, Generazioni. CAMeC. 2016, In memory Joseph Beuys. Galleria il Gabbiano. 2015, Geopoise. PalaExpo (SP). Nuovo CAMeC 2.0 acquisizioni. CAMeC, (SP). 2015, Light Matters, Palazzina delle Arti. Opere pubbliche: 2017, PJ_Quark. Parco Sculture di Portofino. 2013, Gain ground. Parco dell’Arte, Mantova. 2010, The Creation, CAMeC. 2009, Arca, Fondazione Stauros, Isola del Gran Sasso, San Gabriele. 2007, Monumental Staircase of the townhall, Podenzana. Ephemerality, Spinetoli. 2005, In Memoriam L. Umile. Aulla.
ldvgallery.wixsite.com/alessio-manfredi

Anna Dumitriu
Anna Dumitriu è un’artista britannica pluripremiata che lavora con la BioArt, la scultura, l’installazione e i media digitali per esplorare il nostro rapporto con le malattie infettive, la biologia sintetica e la robotica.
Ha esposto le sue opere in istituzioni di prestigio come ZKM, Ars Electronica, BOZAR, il Museo Picasso, Timisoara 2023 Capitale Europea della Cultura, il Nobel Prize Museum, Kunstlerhaus Vienna, MIT Museum, MOCA Taipei, HeK Basel, la 6ª Triennale di Guangzhou e il Museo della Storia della Scienza di Oxford.
Le sue opere fanno parte di importanti collezioni, tra cui ZKM, il Science Museum di Londra e l’Eden Project, e sono state pubblicate in riviste di rilievo come Frieze, Artforum International Magazine, Leonardo Journal, Nature e The Lancet.
Dumitriu ricopre ruoli di artist-in-residence presso Modernising Medical Microbiology dell’Università di Oxford, la National Collection of Type Cultures dell’UKHSA e l’Università di Hertfordshire.
Le sue collaborazioni attuali includono l’Università di Leeds, il Wellcome Sanger, il King’s College di Londra, BSMS e l’Università BOKU di Vienna.

Anna Dumitriu is an award-winning British artist who works with BioArt, sculpture, installation and digital media to explore our relationship to infectious diseases, synthetic biology, and robotics.
Past exhibitions include ZKM, Ars Electronica, BOZAR, The Picasso Museum, Timisoara 2023 European Capital of Culture, The Nobel Prize Museum, Kunstlerhaus Vienna, MIT Museum, MOCA Taipei, HeK Basel, MOCA Taipei, the 6th Guangzhou Triennial, and the History of Science Museum Oxford.
Her work is held in major collections, including ZKM, Science Museum London and Eden Project, and has featured in significant publications including Frieze, Artforum International Magazine, Leonardo Journal, Nature, and The Lancet.
Dumitriu holds artist-in-residence roles with Modernising Medical Microbiology at the University of Oxford, the National Collection of Type Cultures at the UKHSA, and the University of Hertfordshire.
Current collaborations also include The University of Leeds, the Wellcome Sanger, Kings College London, BSMS and BOKU University in Vienna.

https://annadumitriu.co.uk/

Lorenzo Poli
Nato a Roma nel 1976, ha intrapreso un percorso che unisce architettura e fotografia. un Ingegnere-Architetto (precedentemente in Foster+Partners & Apple) che dal 2021 si dedica alle Arti Visive per esplorare temi di coscienza ambientale, geopolitica e Antropocene. Negli ultimi 18 mesi, ha intrapreso un’indagine fotografica attraverso i territori minerari del Sud America, esplorando oltre 35 siti in Bolivia, Cile, Perù e Argentina. I risultati sono stati curati in “Geoglyphs of the Anthropocene”, un progetto multimediale immersivo che comprende oltre 100 fotografie, video e paesaggi sonori. Il lavoro ha ricevuto riconoscimenti internazionali, inclusi IPA 2024, PX3 State of the World Award, selezionato dagli editori di LensCulture per New Vision 20205, candidato ai Sony World Photography Awards 2025 e ha appena ricevuto un Global Merit da UNESCO/One Water 2025. Sarà in Europa a breve per una serie di lectures in Università centro Europee e Inglesi.

Born in Rome in 1976, he has pursued a path that merges architecture and photography. An Engineer-Architect (formerly at Foster+Partners & Apple), since 2021, he has dedicated himself to Visual Arts to explore themes of environmental consciousness, geopolitics, and the Anthropocene.
Over the past 18 months, he has conducted a photographic investigation across the mining territories of South America, exploring more than 35 sites in Bolivia, Chile, Peru, and Argentina. The results have been curated into “Geoglyphs of the Anthropocene”, an immersive multimedia project comprising over 100 photographs, videos, and soundscapes.
His work has received international recognition, including the IPA 2024, PX3 State of the World Award, selection by LensCulture editors for New Vision 2025, nomination for the Sony World Photography Awards 2025, and most recently, a Global Merit from UNESCO/One Water 2025.
He will soon be in Europe for a series of lectures at Central European and UK universities.

https://www.lorenzopoli.photography/

Marco Mazzei

Marco Mazzei è artista e ambasciatore della cultura di Pescara. La sua ricerca spazia tra musica, design e scultura.
È noto per le sue opere in metallo, solitamente in alluminio, lavorate con l’antica tecnica dello sbalzo e cesello, reinterpretata in chiave contemporanea. Ha collaborato con istituzioni, tra cui l’Aeronautica Militare Italiana, ambasciate e ha realizzato bandiere artistiche per il G7. I suoi progetti includono sculture pubbliche e installazioni globali, come i grandi pesci in alluminio geolocalizzati, e collaborazioni con brand tra cui Borsalino e Philips italia e istituti culturali italiani all’estero. Attualmente è impegnato nel progetto Folia, in collaborazione con il Parco Nazionale della Maiella. L’artista realizza grandi Foglie in metallo nei 39 paesi del parco. FOLIA punta ad essere uno dei più grandi progetti di arte diffusa in italia. Per ciò che riguarda la musica nel 2024 esce il vinile del duo Jules Archive, di cui è parte, con la collaborazione di musicisti di fama internazionale.

Marco Mazzei is an artist and cultural ambassador of Pescara. His artistic research spans music, design, and sculpture.
He is renowned for his metal artworks, primarily in aluminum, crafted using the ancient technique of embossing and chasing, which he reinterprets in a contemporary key. He collaborated with institutions, including the Italian Air Force, embassies, and created artistic flags for the G7. His projects include public sculptures and global installations, such as large geolocated aluminum fish, as well as partnerships with renowned brands, including Borsalino and Philips Italia and Italian cultural institutes abroad. Currently, he is engaged in the Folia project in collaboration with the Maiella National Park. The artist is creating large metal leaves across the 39 municipalities of the park, aiming for FOLIA to become one of the largest distributed art projects in Italy. In the field of music, 2024 marks the release of the vinyl record by the duo Jules Archive, of which he is a member, featuring collaborations with internationally acclaimed musicians.

Charly Blackburn

Charly Blackburn è un’artista ceramista originaria delle Fens. Ha studiato Performance Design presso la Central Saint Martins e successivamente ha ottenuto una borsa di studio per conseguire un master in Ceramics & Glass presso il Royal College of Art. Ha esposto le sue opere presso la Messums Gallery e l’Art Institute of Chicago, oltre ad aver curato due mostre d’arte geologica: Seismic Mother e Bog Bodies. Blackburn individua una disconnessione tra le risorse fondamentali su cui si basa la tecnologia moderna e la nostra intelligenza materiale collettiva. L’iperspecializzazione nella scienza dei materiali ci ha allontanati dalla comprensione della composizione della materia. Attraverso le sue opere in ceramica, mira a colmare questo divario, evidenziando i minerali impiegati nei suoi lavori ed esplorando le loro applicazioni industriali, nonché le loro implicazioni ambientali e geopolitiche più ampie. Nel suo progetto finanziato Developing Rare Earth Elements in Ceramic Glazing, Blackburn intende celebrare gli elementi delle terre rare, analizzandone criticamente il predominio nella società contemporanea. È affascinata dalle loro proprietà luminescenti e reattive alla luce, che esplora attraverso un’ampia sperimentazione sulle vernici ceramiche.

Charly Blackburn is a ceramic artist from The Fens. She studied Performance Design at Central Saint Martins and later received a scholarship to pursue a Ceramics & Glass master’s at the Royal College of Art. She has exhibited at Messums Gallery, the Art Institute of Chicago, and has curated two geological art exhibitions: Seismic Mother and Bog Bodies. Blackburn sees a disconnect between the resource superpowers modern technology depends on and our collective material intelligence. Hyper-specialisation in materials science has distanced us from understanding the makeup of “stuff.” Through her ceramic artworks, she aims to bridge this gap, highlighting the minerals used in her work and exploring their industrial applications and broader environmental and geopolitical implications. In her funded project Developing Rare Earth Elements in Ceramic Glazing, Blackburn seeks to celebrate the rare earth elements while critically examining their dominance in modern society. She is fascinated by their magical luminescent and light-reactive properties, which she explores through extensive glaze experimentation.

https://www.charlyblackburn.com/

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